Museo Multimediale “Cinema e territorio” Forte Malatesta Ascoli Piceno

L’idea nasce dal regista Roberto Lippolis e dall’attore Enzo Storico che decidono di orientarsi verso un nuovo modo di raccontare il cinema. È stato così realizzato una sorta di “spettacolo immersivo” attraverso filmati e spezzoni di film nazionali e internazionali appositamente selezionati e proiettati su diversi monitor e schermi.

Nel 2020 i due ideatori del museo partecipano ad un bando della Regione Marche che aveva come fine il rilancio della cultura, della creatività e del turismo nelle zone colpite dal sisma del 2016 e propongono così la realizzazione di due Musei nei quali in forma prettamente multimediale si sarebbe potuto legare il cinema con il territorio.

Vinto il bando è stato deciso che il primo dei due Musei da creare e allestire sarebbe stato quello di Ascoli Piceno, territorio dove una delle eccellenze sono i pizzi, i ricami e i merletti: il richiamo a “I Costumi nel Cinema” è stato immediato.

Grazie alla collaborazione con una delle più prestigiose e importanti sartorie internazionali dello spettacolo, la sartoria Tirelli (la quale vanta la partecipazione all’aggiudicazione di ben 16 premi Oscar) sono stati creati dei video nei quali si effettua un vero e proprio viaggio nel mondo dei costumi di scena.

Partendo da un’idea, dal disegno di un bozzetto da parte del costumista, passando per la sartoria dove il bozzetto si trasforma in abito e per il camerino, dove l’attore o l’attrice anche attraverso il costume comincia a dare forma al personaggio da interpretare, si arriva poi sul set dove il costume indossato trova la sua consacrazione esprimendo tutto il suo importantissimo “linguaggio non verbale”.

In un film ci può essere il “linguaggio verbale”, che si realizza attraverso i dialoghi o i monologhi, e ci può essere l’altrettanto importante “linguaggio non verbale” che per lo spettatore si realizza in vari modi quali l’osservazione delle scenografie, l’ascolto delle musiche o, appunto, l’osservazione dei costumi che in un film ci parlano, ci raccontano immediatamente in quale epoca è contestualizzata la storia, in quale luogo si svolge, quale è lo stato sociale dei personaggi, quali sono le loro abitudini, che cosa si accingono a fare, ecc. ecc. ed è già da tutte queste informazioni che lo spettatore riceve che si può comprendere tutta l’importanza dei “Costumi nel Cinema”.

Riguardo al secondo Museo da creare e allestire lasciamo le informazioni in sospeso in quanto… sarà un’autentica sorpresa!

IC Videopro ha fornito tutto il materiale necessario alla realizzazione dell’installazione, tra cui spiccano:

  • 10 videoproiettori ViewSonic
  • 4 monitor Samsung
  • 14 lettori multimediali BrightSign